Explicații scrise ale votului Ignazio CORRAO

Ho votato a favore di questa relazione parlamentare poiché è evidente che dobbiamo migliorare le regole interne del Parlamento e dell'UE per aumentare la trasparenza e prevenire la corruzione, specialmente a seguito dopo lo scandalo Qatargate.
In generale, il testo propone importanti miglioramenti, come la pubblicazione obbligatoria di tutti gli incontri con terze parti per gli europarlamentari e la creazione di un organo etico indipendente con capacità di indagine e sanzione.

Ho votato a favore di questa relazione perché si concentra correttamente sul diritto di accesso pubblico ai documenti delle istituzioni dell'UE, che è un diritto fondamentale sancito dai trattati e dalla Carta dei diritti fondamentali.
L'esercizio di questo diritto è indispensabile per il corretto funzionamento della democrazia in quanto garantisce un controllo democratico del lavoro e delle attività delle istituzioni dell'UE.
Pertanto, bisogna garantire che istituzioni dell'UE siano trasparenti e responsabili, pubblicando documenti proattivamente e garantendo la partecipazione della società civile. Sono, dunque, soddisfatto di questa relazione, che fa esplicito riferimento a importanti pronunce della Corte di giustizia dell'UE.

Ho votato a favore di questa proposta perché l'Agenzia europea per i medicinali svolge un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza dei medicinali nell'Unione e per tanto è fondamentale garantire risorse adeguate per attirare esperti e finanziarne le attività.
Attualmente, l'Agenzia dipende principalmente dalle tariffe dell'industria farmaceutica, ma è essenziale preservarne l'integrità e l'indipendenza per mantenere la fiducia pubblica nel sistema regolatorio. Il nuovo regolamento introduce una maggiore trasparenza sulle tariffe e le remunerazioni, garantendo anche assistenza scientifica gratuita a ricercatori non profit e accademici.
Nonostante alcuni compromessi, il testo approvato include molti aspetti positivi, rappresenta un passo avanti per garantire un finanziamento adeguato all'Agenzia.

Questo regolamento è molto importante in quanto ambisce ad aumentare gli standard di protezione dei dati e la sicurezza degli scambi di informazioni nei casi di terrorismo.
Nonostante il testo manchi di qualsiasi riferimento specifico agli obblighi per le autorità competenti di scambiare e trasmettere i dati quando questi sono stati raccolti in conformità con il diritto penale nazionale e nel pieno rispetto dei diritti procedurali in materia penale, ho deciso di votare a favore in quanto l'approccio generale è sicuramente un passo in avanti per la lotta al terrorismo.

Mi sono espresso a favore di questa importante legge poiché cruciale per salvaguardare l'ambiente e migliorare la condizione della natura in Europa, contrastare i cambiamenti climatici, prevenire siccità, incendi e alluvioni.
Inoltre, nonostante le varie campagne di disinformazione al riguardo, preservare la nature garantisce a lungo termine anche la sicurezza alimentare e i mezzi di sussistenza dei nostri agricoltori. Se pur avrei spinto per degli obiettivi più ambiziosi, la proposta iniziale della Commissione è comunque un passo fondamentale per proteggere la natura per il nostro futuro collettivo.

Accolgo favorevolmente questa risoluzione sull'accesso a Schengen perché ritengo ingiusto ed incorretto che il Consiglio continui a negare l'entrata completa dell'acquis di Schengen a Romania e Bulgaria. Entrambi i paesi hanno, infatti, dimostrato di rispettare i criteri necessari e hanno completato con successo il processo di valutazione di Schengen.
Tuttavia, a differenza della Croazia, il loro accesso è stato negato per motivi interni da alcuni Stati membri. Questa mancata adesione non solo va contro i principi dell'Unione, ma ha avuto anche un impatto socio-economico e ambientale negativo, soprattutto per i cittadini dei due paesi. Infatti, recenti studi mostrano che l'attesa alle frontiere causa l'emissione di 46.000 tonnellate di CO2 all'anno.
Auspico, dunque, che il Consiglio programmi un voto senza ulteriori ritardi, entro la fine del 2023, in modo da garantire l'uguaglianza di trattamento per tutti i cittadini dell'UE.

Ho deciso di non approvare questa relazione per due principali motivi. In primo luogo, il testo non condanna in modo chiaro le disparità globali nell'accesso ai vaccini e alle altre contromisure mediche, che rappresenta una delle sfide sanitarie ed etiche più importanti affrontate durante la pandemia.
In secondo luogo, non condivido il testo riguardante i diritti di proprietà intellettuale e la richiesta di revoca dei TRIPS, in quanto, ritengo, che l'accesso equo ai vaccini durante la pandemia sia un imperativo morale e che la solidarietà globale e il coordinamento siano, invece, stati insufficienti. La relazione risultava quindi inadatta ad evidenziare i problemi chiavi emersi durante la pandemia e le soluzioni più adatte.

Ho votato a favore di questa raccomandazione perché denuncia correntemente l'occupazione israeliana dei territori palestinesi e le crescenti carenze dell'Autorità Palestinese.
Di fatti, il testo sostiene la cosiddetta "Soluzione dei due Stati", che chiede vocalmente la fine della violenza, il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. Inoltre, sottolinea l'illegalità degli insediamenti israeliani, la necessità di elezioni democratiche palestinesi, il ripristino dello stato di diritto e l'indipendenza del potere giudiziario.

Ho votato a favore della relazione della commissione sulla Bosnia ed Erzegovina poiché riconosce accuratamente i problemi del paese, come la sempre più tesa divisione etno-nazionalistica e l'incremento di influenza da parte di forze esterne come la Russia. Il testo chiede fermamente un approccio più deciso basato sulla democrazia, i diritti umani e lo stato di diritto.
Inoltre, sottolinea l'importanza di riforme costituzionali, la lotta alla corruzione, la riconciliazione, l'istruzione inclusiva e il sostegno alla democrazia e ai diritti fondamentali. Tutti elementi fondamentali per garantire la sicurezza e la stabilità a lungo termine nella Bosnia ed Erzegovina e per favorirne l'integrazione europea.

L'Albania, ormai formalmente candidata all'ingresso dell'Unione europea dal 2014, sta dimostrando importanti passi in avanti verso l'integrazione europea e l'orientamento transatlantico.
Tuttavia, è importante affrontare le criticità che ancora persistono, in particolare in relazione alla lotta contro la criminalità organizzata, la corruzione, la libertà dei media, l'amministrazione pubblica e lo sviluppo economico. Inoltre, la polarizzazione politica e le recenti elezioni locali evidenziano la necessità di ulteriori progressi nelle riforme.
A tal proposito, la relazione della Commissione tratta esaustivamente queste problematiche sottolineando anche la necessità per il governo albanese di promuovere la sostenibilità ambientale e l'uguaglianza di genere, nonché migliorare l'accesso ai servizi di base per le persone vulnerabili. Pertanto, mi sono espresso favorevolmente.